Web site

2 aprile 2011

E-democracy, social Media un’opportunità per ampliare il dialogo tra PA e cittadini.


Se ne è discusso a “From Palermo to…”

“E-democracy e social media” il tema che ha coinvolto affermati professionisti e amministratori all’apertura della seconda giornata di “From Palermo to…” l’evento dedicato a comunicazione, nuove tecnologie e responsabilità sociale delle aziende organizzato dalla ditta Lipari.

Nella suggestiva cornice dell’hotel Villa Igiea Hilton, a partire dalle 18 “From Palermo to…” continuerà con “Innovazione e creatività” la sfilata di moda a cura di Roberta Redaelli e La Vie en Rose, con un focus sulla comunicazione nell’era digitale durante la cena di beneficenza e con lo spettacolo di Sasà Salvaggio.

In mattinata coordinati dall’avvocato Valentina Giarrusso si sono confronti sui temi dell’e-government, e-democracy e social media Cetti Lipari, owner e project manager dell’omonima ditta, Salvatore Burrafato sindaco di Termini Imerese, Arturo Crugliano Pantisano vice-sindaco di Crotone, Luigi Marulli, responsabile dei servizi informativi del Comune di Monreale, Antonio Iannizzo, sindaco di Corleone ed il console generale degli Stati Uniti Donald Moore.


“Si parla sempre più spesso di e-government perché si tende a vedere il cittadino quale consumatore ha detto l’organizzatrice di “From Palermo to…” “si dovrebbe invece ampliare l’offerta delle pubbliche amministrazioni e parlare di e-democracy, dando spazio al concetto di cittadinanza attiva anche grazie agli strumenti digitali”.

Dunque e-gov e e-dem devono essere considerate parti della stessa equazione, per gestire il consenso, offrire sevizi, permettere la cittadinanza attiva.

“I social media – spiega Lipari – possono dunque essere considerate piattaforme in grado di realizzare tale equazione, attraverso il riconoscimento mediante il log anche le Pa possono offrire servizi personalizzati”.
A tal scopo è nato il progetto Dedalus che è stato presentato dall’esperta di ITC e che già attivato dal comune di Termini Imerese. Un social enterprise 2.0 che facilita la comunicazione interna, e tutta una serie di servizi che rendono più semplice il dialogo con la cittadinanza.

“Il pensiero di Cetti Lipari è sempre un po’ più avanti, rappresenta oggi quel che altri fanno domani” esordisce così il sindaco di Termini Imerese, Salvatore Burrafato.

“E’ un momento difficile per la nostra comunità, sono a rischio oltre 2.200 posti di lavoro, ma cerchiamo di puntare il cuore oltre l’ostacolo con un nuovo slogan “una città che cambia” e in questa situazione ben vengano le innovazioni proposte da Cetti Lipari. Strumenti di intermediazione liberi, democratici, utili per informare i cittadini dell’operato dell’amministrazione. Dedalus, per esempio è stata un’idea brillante. La speranza – conclude il sindaco – è che tutta la macchina amministrativa e burocratica si senta protagonista di questo cambiamento innovativo per credere nella partecipazione reale dei cittadini alla vita pubblica”.

“Conosco Cetti Lipari dal rapporto avviato con successo come responsabile dell’ICT della provincia di Crotone, ora sono dall’altra parte della barricata – così Antonio Pantisano, vice-sindaco del Comune di Crotone che racconta di quanto sia stato forte l’ottimismo nei confronti dei nuovi media per lo sviluppo della democrazia. “I risultati però non sono sempre chiarissimi e le Pa hanno fatto fatica a realizzare i progetti di e-democracy – evidenzia Pantisano – occorre operare in maniera più trasparente, dialogare con stakholder specifici, come potrebbe essere Lipari, perché è evidente che la tecnologia riduce i costi”.

Ciò che è emerso dal dibattito è dunque il concetto che per le PA l’utilizzo dei social media è conveniente: sono gratuiti, sono già testati, monetizzano flussi di navigazione attraverso la pubblicità.

Si è soffermato sui contenuti del CAD, il codice dell’amministrazione digitale e la sua difficoltà di applicazione, Luigi Marulli, responsabile dei servizi informativi del comune di Monreale. “E’ evidente che internet sia uno strumento strategico per avvicinare i cittadini alle pubbliche amministrazione e alle diverse organizzazioni – riferisce Marulli che ci espone un po’ di dati: 1.733.993.741 sono gli internauti che compongono la popolazione mondiale che naviga sul web. L’Italia è al 15esimo posto con i suoi 30 milioni di persone on line, l’ 1,7% della popolazione mondiale. 475 milioni utilizzano internet in Europa, la Germania è al primo posto nel vecchio continente, l’Italia è al sesto posto ma la percentuale è in crescita, dal 2001 al 2010 c’è un aumento di 25 punti percentuali. Il 38% degli internauti italiani si interfaccia sul web con la PA. “Eppure il nuovo CAD entrato in vigore lo scorso 25 gennaio è ancora per lo più inapplicato, ma questa volta il codice dovrà produrre effetti perché esso è sia premiante che sanzionatorio”. Marulli conclude citando l’assessore Gaetano Armao che in occasione della presentazione all’ARS del progetto di digitalizzazione della PA, ha detto: "La digitalizzazione è l'antidoto contro l'inefficienza, la corruzione e la pressione mafiosa nella pubblica amministrazione”.

Tra i progetti di cui si è occupata l’azienda Lipari la riorganizzazione delle banche dati per ottimizzare il pagamento della TARSU, la tassa dei rifiuti a Corleone. A raccontarne l’esperienza il sindaco Antonio Iannazzo.
“L’informatizzazione della Pa riduce i costi – dice il sindaco – ma bisogna superare le forti resistenze interne ed esterne. Non tutti posseggono un pc ed una connessione ad internet, e allora le PA devono riuscire a creare condizioni per diffondere anche gli strumenti o la possibilità di consultarli. Sarà la stessa società che ci imporrà il cambiamento e l’innovazione –conclude Iannazzo.

A chiudere la lunga mattinata il console generale degli Stati Uniti Donald Moore.
L’e-democracy fa parte del nostro mandato – ha detto il console – è evidente che tali processi siano forieri di crescita economica e di nuovi posti di lavoro; possono e devono assicurare un buon governo per i cittadini”.

“Nei nostri uffici oggi la domanda per il visto si rilascia solo ed esclusivamente in maniera digitale” racconta Moore – “abbiamo superato ogni problema di sicurezza e privacy per favorire informazione e trasparenza”.
“La diffusione ed il funzionamento dei social media in particolare permettono alle aziende di crescere in maniera più rapida e alle PA di servire meglio i propri utenti” sottolinea Moore.

In sostanza da “From Palermo to…” si conferma che innovazione e buon governo possono essere favoriti dagli strumenti del web 2.0.

Ufficio stampa Lipari
press@clipari.it
mobile: 335.6195466

Nessun commento:

Posta un commento